venerdì 5 settembre 2014

Fecondazione Eterologa...perchè la Natura non ha più alcun diritto per l'uomo?


Come si inizia il percorso per l’eterologa
Detto questo, la procedura per accedere alle tecniche di fecondazione eterologa è questa. Dopo aver fatto richiesta a un centro – nell’attesa di una legge (che non serve) è probabile che i centri (pubblici) delle altre regioni si trovino in difficoltà a rispondere alle richieste dei pazienti, perché meno “protetti” dall’assenza di una disciplina in merito, commenta la Livi – si procede con le consulenze e le visite specialistiche alla coppia interessata alla donazione di gameti (coppia sposata o convivente, come ammesso dalla Legge 40). Il primo passo è la certificazione di assoluta infertilità per uno o entrambi i partner. ( ecco questo è un elemento da analizzare bene...per comprendere bene l'origine della discussione, e quindi se in natura i due individui non possono creare, oppure uno dei due, ci sarà pure una ragione“Dopo di che si procede alla valutazione della coppia, non solo tracciando le cause dell’infertilità, ma anche con anamnesi medica e certificando il buono stato di salute”. ( un percorso analitico e psicologico individuale dovrebbe essere comunque fatto, perchè le cause potrebbero non essere solo scientifiche)

Quali gameti usare?
A questo punto, compilata una scheda fenotipica per il ricevente (comprendente , per esempio, tratti come il colore della pelle, dei capelli, degli occhi e il gruppo sanguigno)  si procede al reperimento dei gameti. Come? Al momento delle quattro opzioni disponibili, per i gameti femminili (per quelli maschili non ci sono grossi problemi, a parte trovare i donatori), e sono: ovociti congelati, ovociti derivanti da donatrici che si sottopongono loro stesse a fecondazione in vitro, ovociti provenienti da banche estere o da donatrici volontarie – solo due sono realistiche e praticate.( insomma un po' come scegliersi un Feto al discount, oppure se paghi di più in un centro commerciale

Una tecnica lecita, ovunque
Le questioni, conclude Livi, più che tecniche insomma sono formali. “Non c’è bisogno di alcun decreto per procedere con le tecniche di fecondazione eterologa su tutto il territorio nazionale”. Anzi, rincara la dose Filomena Gallo in un’intervista a
Nextquotidiano: “Chi ha bisogno può rivolgersi a un centro di fecondazione medicalmente assistita e chiedere l’applicazione della tecnica se si hanno i requisiti. In caso di diniego siamo pronti a tornare in tribunale, perché la tecnica è lecita e non applicarla costituisce una lesione di diritti fondamentali”.
Allora è un tecnica lecita perché stabilita da uomini sulla base di regole che egli stesso ha creato rendendo inapplicabili quelle che invece la natura aveva già scritto, in pratica è l'uomo stesso che si sostituisce a ciò che lo ha originato, umanamente e spiritualmente lo trovo un controsenso

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