mercoledì 9 luglio 2014

Il nostro potrebbe essere un pianeta verde, anche senza friendly e pentastallati?


il vero pianeta
Dal film francese “La belle verte”
di Colinne Serreau anno 1996


Proviamo a guardarci dal di fuori, come se venissimo da un altro posto, da una dimensione parallela, magari dal futuro o da un pianeta perfetto post tecnologico, questa è la sostanza del film.
Cosa ci contraddistingue maggiormente nella realtà, a cosa pensiamo il più delle volte quando ci soffermiamo sulla nostra condizione terrena? Spesso ai difetti, a quello che non ci piace di noi, a tutto quello che ci manca e che invece desideriamo, con o senza specchio la nostra mente visualizza il più delle volte gli sbagli compiuto

Ma non sollecitiamo mai la nostra coscienza su altri tipi di difetti come le nostre follie e contraddizioni fatte di competizioni, consumi di massa ,separazioni, conflittualità , mancanza di espansione di amore, infelicità, solitudine, comportamenti assurdi, contro la natura e soprattutto disconnessi dal legame profondo con il tutto che ci pervade e ci lancia continuamente input di condivisione.
Visti dall'esterno ci vediamo per quello che siamo, esseri "separati" dal tutto che esercitano con passione folle il culto dell'ego, ,tutti piccoli capi, superiori agli altri per qualche ingiustificato motivo , magari solo per il colore della pelle o la discriminante del sesso (l’assurda idea del membro enorme come valore ad esempio)  o per il fatto assurdo di vivere in una città piuttosto che in un borgo di campagna . La belle verte, un poco con quel modo tutto francese di guardare , riesce a costruire con questa commedia, fantastica , lirica, estetica ,introspettiva " uno specchio visibile di noi stessi" facendoci sorridere e nello stesso tempo riflettere di Noi in quanto Insieme

In una società post tecnologica strettamente interconnessa con il tutto in particolare con gli altri essere viventi e quindi nel loro rispetto;si affaccia una società bucolica, ludica , armonica, una visione universale ad "alveare" dove nessuno è proprietario di qualcosa, niente denaro, niente proprietà, tutto a disposizione di tutti , inclusi noi, tutti con il desiderio di amare, esprimere aiuto e voglia di giocare.
Quindi l’idea di ergersi a meglio rispetto ad un altro è di per sé sbagliata, quello che pensa di darmi un insegnamento perché superiore rispetto a me, già parte da una condizione di inferiorità in cui il suo Ego lo ha posto.

Per questi stessi motivi l’unica soluzione per creare un Gruppo od un Movimento che sia significativo e intenzionato a migliorarmi e farmi crescere è quella di rispettare e valorizzare chi non ne fa ancora parte, proprio per far crescere in lui il desiderio di Unione

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