Basta con l’idea che il matrimonio è uno stato di acquisizione, lo stesso pensiero che fanno uomo e dona, anche se per diversi aspetti e che poi di conseguenza si tramuta in un disfacimento della coppia, che al contrario dovrebbe vivere di elementi nuovi e di arricchimenti, di evoluzioni, di stati di complice e condiviso sviluppo e invece…
Invece si appiattisce perché l’uomo pensa di aver raggiunto la sicurezza sentimentale ed il ritorno a quel nucleo protettivo e materno che gli era stato assicurato da bambino e la donna invece si sente partecipe della società che impone al genere femminile di sentirsi considerate principalmente dopo aver dato origine ad un nuovo nucleo familiare…
Detto ciò, perché se il matrimonio, a tutti gli effetti, è da... continua
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